Gazzetta del Mezzogiorno Lunedì 20 ottobre 2025
Articolo di: Alessandro Schirone
Impresa Acquaviva, Taranto al tappeto
Un pomeriggio da ricordare: la squadra di Solidoro regala la prima sconfitta alla formazione di Danucci al termine di una partita emozionante.

ACQUAVIVA DELLE FONTI – Clamoroso al «Giammaria»! L’Atletico Acquaviva scrive una delle pagine più intense della sua giovane storia sportiva infliggendo alla capolista Taranto la prima sconfitta in campionato. Un pomeriggio di passione e di orgoglio, che manda in visibilio il pubblico di casa e riapre i giochi in vetta al girone unico dell’Eccellenza pugliese: Taranto, Bisceglie e Canosa ora appaiate in testa, con il Brindisi a un solo punto. Il match è di quelli che restano nella memoria per ritmo, emozioni e colpi di scena. L’undici di Solidoro non si lascia intimorire dalla blasonata avversaria e mette subito in campo aggressività, ordine e coraggio. Il Taranto parte forte e già al 9’ va in gol con Souare, imbeccato da Monetti, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Gli ionici, pur tenendo il pallino del gioco, non sfondano: al 30’ Marino di testa spreca da posizione favorevole, poi al 33’ trova la risposta di Bozzi su un tiro velenoso dalla distanza. Al 34’ arriva il vantaggio rossoblù: corner da sinistra, Hadziosmanovic crossa in area e Vukoja anticipa tutti depositando in rete. Il Taranto non fa in tempo a godersi il vantaggio che l’Atletico rialza la testa con veemenza. Al 42’, dopo un’incursione di Fucci atterrato in area da Souare, capitan Guglielmi si presenta sul dischetto e con freddezza spiazza De Simone alla sua sinistra, facendo esplodere lo stadio. Parità ristabilita e primo tempo che si chiude in parità.
La ripresa
La ripresa è una giostra di emozioni. Danucci toglie Souare per inserire Malltezi, ma il Taranto resta contratto e confuso. Al 18’ l’Atletico completa la rimonta: corner di Guglielmi, stacco imperioso di Fucci e palla all’incrocio per il vantaggio dei padroni di casa. È apoteosi sugli spalti. I rossoblù ospiti reagiscono d’orgoglio e al 20’ trovano il pareggio con il neoentrato Russo, che raccoglie l’assist di Marino e insacca da pochi passi. Sembra l’inizio della riscossa ionica, ma dopo appena due giri di lancette l’Acquaviva colpisce di nuovo: disattenzione della retroguardia tarantina e Garcia Reyes, freddo e lucido, riporta i suoi avanti per il rocambolesco 3-2. In pochi minuti la partita cambia volto tre volte: un concentrato di emozioni che infiamma il «Giammaria» e lascia stordita la squadra di Ciro Danucci, incapace di reagire concretamente nonostante l’ampio recupero. Il Taranto alza il baricentro, ma lo fa senza lucidità: l’ultimo tentativo è di De Rosa al 93’, con la palla che si spegne alta sulla traversa. Al triplice fischio scoppia la festa in campo e sugli spalti: la squadra di Andrea Solidoro firma l’impresa, rovescia la capolista e si regala una vittoria storica. Per il Taranto, invece, una domenica storta che mette a nudo fragilità inattese: difesa disattenta, centrocampo intermittente e poca cattiveria negli ultimi metri.
Danucci: «Una sconfitta meritata, questo stop ci servirà da lezione»
Stavolta la festa è tutta dell’Atletico Acquaviva, che dopo diverse prove positive (ma sfortunate) trova la giornata perfetta contro una big del campionato. «Siamo contenti, abbiamo fatto una buonissima gara. Rispetto alle altre partite – ammette mister Andrea Solidoro – oggi gli episodi ci hanno premiato. Abbiamo concretizzato le occasioni create, e questo ci ha dato forza anche sul piano emotivo e fisico. È il premio per il lavoro dei ragazzi, che come sempre hanno giocato con coraggio e spirito propositivo contro una squadra fortissima. Adesso ci godiamo questa bella vittoria».
Più amaro invece l’umore di Ciro Danucci, tecnico del Taranto, che riconosce la giornata storta ma non nasconde il rammarico per alcune decisioni arbitrali. «A mio avviso andrebbero rivisti alcuni episodi, a partire dal rigore, ma non cerco alibi: oggi non siamo stati i soliti e abbiamo meritato la sconfitta. Abbiamo commesso errori difensivi e mostrato un atteggiamento diverso rispetto alle ultime partite. Dobbiamo lavorare soprattutto sul rendimento in trasferta, dove facciamo più fatica. È stata una giornata no, ma ci servirà da lezione».